giovedì 26 settembre 2013

Random Fall Tales 3.

Quando ero in Scozia ho comprato un bel po' di libri in lingua originale da WH Smith e ieri ho cominciato a leggere uno di questi:

1. The Perks of Being A Wallflower, Stephen Chbosky (che ho già letto ma in versione ebook e in italiano);
2. The Fault in Our Stars, John Green (due capitoli già letti ieri);
3. The Book Thief, Markus Zusak;
4. A Shed of One's Own, Marcus Berkman;
5. Dead Reckoning, Charlaine Harris;
6. Deadlocked, Charlaine Harris;
7. Girls under Pressure, Jacqueline Wilson;
8. Girls in tears, Jacqueline Wilson;

Si lo so, gli ultimi due sono libri da ragazzina, ma quando sono stata in England nel 2011 avevo comprato gli altri due libri della stessa serie e poi quando ero piccola (ora non ricordo con esattezza l' età, forse 11 anni) guardavo la serie TV che avevano tratto dai libri. Non potevo non prenderli ahah. E poi è sempre e comunque un esercizio per l'inglese.

AleM
xx

P.S. Ieri ho finito di leggere La campana di vetro (The Bell Jar) di Sylvia Plath, e mi è piaciuto devo dire. Ora vorrei vedere il film Sylvia, basato sulla vita dell'autrice. Ciò che ha scritto rappresenta qualche aspetto della mia vita.

Random Fall Tales 2.

Ho lasciato l'università quasi prima che iniziasse perché pensavo e penso di aver fatto una scelta sbagliata.
Non mi piaceva nulla di lì, forse solo qualche posto.

Adesso sembra (anzi è così) che l'intero mondo stia andando avanti comunque, senza di me. Ci sono quelli che hanno una band e inizieranno presto in tour in Irlanda, ci sono quelli che se ne andranno o sono già andati nel nord Italia a frequentare università e accademie, quelli che comunque frequentano l'università qui e poi ci sono io, che non ho idea di ciò che sto facendo o cosa voglio fare.
Ho qualche idea in testa, ma ho sempre paura di cambiare o di non averne più voglia e poi alcune delle idee che ho hanno bisogno dell'approvazione dei miei dato che ci vogliono un po' di soldi. Ma non credo proprio che saranno approvate. Ma quelle sono le uniche idee che ho in testa al momento.
E' come se per loro debba per forza avere una laurea, e credimi blog la vorrei prendere anch'io, ma vale proprio la pena prenderla in una materia che non ti appassiona più di tanto. Voglio iscrivermi all'università, ma solo quando ho la certezza di amare ciò voglio studiare. Poi chi lo sa, magari potrei perdere interesse comunque, ma per avere la risposta dall'università in Scozia ho aspettato un bel po' e in quel periodo di tempo le mie idee sono cambiate.
Ho veramente paura di cambiare idea di nuovo.
Ma non voglio pentirmi della scelta che ho preso tornandomene a casa. Quello (e mi riferisco ad Hamilton nello specifico e non alla Scozia, che mi piace comunque) non era il mio posto, Criminal Justice non era il mio corso, e spero veramente che sia così.

AleM
xx

martedì 24 settembre 2013

Random Fall Tales 1.

Benvenuto Autunno! Ti stavo aspettando.

In pratica qui tutti stanno pensando: "Alessia è una perdente".

Probabilmente lo sono. Cosa posso farci?

AleM
xx

martedì 17 settembre 2013

Random Summer Tales 16.

Ieri ho conosciuto due ragazze tra cui una è scozzese e l'altra non lo so. Sono simpatiche.
Oggi ho parlato con mia madre e le ho fatto capire che non credo ci sia una possibilità che io cambi idea. Spero di tornare a casa, non voglio rimanere qui, davvero. Spero che a mio padre possano dare la licenza subito. Giovedì dovrei andare ad un appuntamento con una tipa dell'università che ha a che fare con il supporto degli studenti stranieri, non voglio farmi convincere a restare, voglio solo parlare a qualcuno di come mi sento. E mi sono anche iscritta ad un servizio che si chiama Buddy Project per parlare con uno studente che ha già passato quello che sto passando io.
Ho paura di cambiare idea e non voglio. Tutto ciò a cui posso pensare ora è che questo non è il mio posto, ho sbagliato a venire qui, pensavo di farcela e invece non ce la faccio e non voglio farcela perché quel corso non mi interessa più, sul serio. Non voglio cambiare idea e spero che i miei vengano subito. Devo e voglio veramente pensare di stare solo in vacanza qui e spendere un po' di soldini su cose che non posso trovare in Italia.

Grazie un' altra volta per ascoltarmi blog.

AleM
xx

domenica 15 settembre 2013

Random Summer Tales 15.

Stasera ho fatto un'altra videochiamata con mia madre e le ho detto come mi sento e che voglio tornare a casa e lei mi ha detto che non mi vuole vedere ogni giorno piangere eccetera, ha detto che deve parlarne con mio padre per vedere quando mi possono venire a prendere. Ha anche detto che lei avrebbe voluto che restassi un po' di più giusto per vedere se il corso mi sarebbe piaciuto, però non vuole nemmeno vedermi così.
Mi sento n po' una codarda a lasciare tutto, ma voglio veramente tornare a casa al più presto. Sarà un casino tremendo per farlo però spero presto.
Non mi sento bene qui, vado in panico e non mi sento accettata. Credevo di saperlo parlare meglio l'inglese, del resto mi sento piuttosto sicura parlandolo però è difficile stare a sentire parlare altre cinque persone talmente veloce da non capire nulla. In questo modo non è nemmeno possibile introdursi nella loro conversazione. Non mi piace stare qui, la Scozia è un bel posto, ma non mi piace l'atmosfera, non mi piace il corso che ho scelto. Tutto questo l'ho capito una volta qui, prima di venirci ero eccitatissima e non vedevo l'ora. Se me ne vado prima del concerto dei "The View" mi dispiacerà essermelo perso, però preferisco stare nella mia stanza a casa, in Puglia. Non ho idea di cosa posso fare per un anno intero, ma di certo non voglio stare qui tra gli ubriaconi. E' incredibile come una delle nazioni più capaci del mondo si riduca a sfogarsi nell'alcool (non dico che lo fanno tutti). Comunque so per certo che il contesto in cui mi sono trovata non mi piace.
Adesso vorrei tanto tranquillizzarmi sapendo che dovrei andare a casa. Spero.
Ora per esempio stanno facendo un chiasso tremendo tanto che è impossibile dormire, quindi forse dovrò vedermi un episodio di PLL nel letto perché ho il ciclo e non mi sento tanto.
E adesso ho appena detto a due di loro che ho il ciclo perché mi avevano invitato a ballare.

Voglio andare a casa e si ad essere sincera mi dispiace il fatto che altri dei miei conoscenti in Italia inizieranno università o altri tipi di scuola, si trasferiranno in altri posti con il ragazzo andranno all'estero e io rimarrò senza fare nulla. Ma forse questo è successo troppo in fretta, oppure no, ma comunque voglio la semi-tranquillità di casa mia (semi perché ci sono i vicini e mia nonna che urlano).
Capisco quando Sylvia Plath ha scritto nella "Campana di Vetro" :

I saw my life branching out before me like the green fig tree in the story. From the tip of every branch, like a fat purple fig, a wonderful future beckoned and winked. One fig was a husband and a happy home and children, and another fig was a famous poet and another fig was a brilliant professor, and another fig was Ee Gee, the amazing editor, and another fig was Europe and Africa and South America, and another fig was Constantin and Socrates and Attila and a pack of other lovers with queer names and offbeat professions, and another fig was an Olympic lady crew champion, and beyond and above these figs were many more figs I couldn't quite make out. I saw myself sitting in the crotch of this fig tree, starving to death, just because I couldn't make up my mind which of the figs I would choose. I wanted each and every one of them, but choosing one meant losing all the rest, and, as I sat there, unable to decide, the figs began to wrinkle and go black, and, one by one, they plopped to the ground at my feet.

 E' più o meno ciò che sta succedendo a me, del resto io e Esther Greenwood abbiamo la stessa età. 

Non mi importa (forse solo un pochino) di quello che mi diranno gli altri, ma qui stiamo parlando di ciò che voglio io, di ciò che voglio essere. E di certo stare qui un anno a fare il corso di Criminal Justice non mi aiuterebbe. Qualcuno direbbe che è sempre meglio di stare un anno intero senza fare nulla, però se poi devo rinunciare alla mia salute mentale già parzialmente andata (forse), allora no. 

'Notte            AleM                                                                                                                                                             xx                                                                               

Random Summer Tales 14: Loneliness and Italians in Scotland for uni.

Devo accettare il fatto che abito in Scozia, ma non accetto il fatto che devo seguire un corso per un intero anno (o peggio, per quattro anni) qui. Non sono obbligata, posso e devo fare ciò che mi sento di fare. Non so se la situazione cambierà molto, anche se conoscerò altre persone. Ieri sono uscita con alcune ragazze, tra cui una è nel mio stesso corso. Se mi sento meno sola dopo essere uscita con loro? No, mi sento sempre allo stesso modo. Ho dovuto comprare una bottiglia di una cosa che sapeva di spumante per fare compagnia alle loro bevute. Come i miei hanno detto, devo semplicemente abituarmi a dire che in Italia noi non beviamo così tanto come fate voi nel Regno Unito. Che ci posso fare, io una volta in Italia ho bevuto una crest per intero e mi stavo sentendo male, io non reggo molto l'alcool. Ma oltre questo, io credo fermamente nel fatto di volermi godere attimo per attimo quello che sto facendo, con chi sto parlando, se sto ad un concerto e quindi chi sto ascoltando.
Non capisco che necessità c'è nel bere. L'alcool forse è utilizzato dalla gente come se fosse una coperta, perché magari non è tanto sicura di se. E parla una che non sempre crede in se stessa. Come in questo momento, qui in Scozia, mi viene da piangere ogni volta che penso al fatto che sono sola. D'altra parte mi rende orgogliosa il fatto di essere qui, perché mio padre mi sta raccontando che quando dice alla gente che io sono qui completamente sola, tutti rimangono stupiti. So che è una buona opportunità per imparare l'inglese, e stare qui un anno significherebbe impararlo a perfezione (forse) ma credo che se proprio devo rimanere qui per un altro po', come mi dicono i miei, credo che fino a Natale basti, poi stop. Certo potrei cambiare anche idea, ma io sono sempre stata quel tipo di persona che anche se ha dei cosiddetti "amici", non si affeziona troppo a loro tanto da sentirsi come in famiglia.
Mia madre e mio padre hanno ragione, lo so che devo lasciar passare un po' di tempo prima di dire se voglio andarmene o meno. E mio padre continua a raccontarmi di quando lui era solo a Vicenza, i suoi colleghi uscivano e lui (forse perché non gli stavano tanto simpatici) restava solo a leggere giornali tipo Focus o il National Geographic.
Ho sempre desiderato stare un po' da sola, ma ora che lo sto provando, sto notando che non è facile per nulla.
Ogni mattina mi alzo con una certa ansia mentre di sera sono rilassata. Ora devo resistere e lasciare passare un po' di tempo, ma se dopo l' "induction day" e i vari eventi organizzati di sera alla Union non mi faccio degli amici, e non mi piace l'ambiente e nemmeno il corso, aspetto la data del concerto o magari la fine di Settembre/inizio Ottobre e dico ai miei che me ne voglio andare con loro (dato che dovrebbero venire verso metà ottobre).

Comunque so che è da un po' che sto scrivendo solo della mia solitudine, ma è ciò che è nella mia testa in questo momento. Spero di non essere l'unica Italiana in Scozia a sentirsi così.

AleM
xx

sabato 14 settembre 2013

Random Summer Tales 13.

Stamattina ho parlato con mia madre e sono praticamente scoppiata a piangere davanti al telefono. Ora sto meglio soltanto perché le ho detto ciò che vorrei fare: tornare a casa.
Io amo viaggiare, si. Ma questo è il punto. Adesso devo stare ferma qui, a fare un corso che non mi piace a tentare di fare conversazioni con persone che mi danno l'impressione di non volerne sapere di me. Forse veramente ciò che voglio è tornare a casa, al solo pensiero il panico sparisce e mi sento meglio. Poi da lì potrei vedere di trovare qualcos'altro all'estero, ma so che il corso di Criminal Justice che ho scelto non fa più per me. Forse era adatto alle me di gennaio, quando l'ho scelto, ma adesso no.
So che è una cosa stupida quella che sto per dire, ma l'universitò non permette lo streaming e nemmeno il download di film e telefilm. E quello è il mio hobby principale.
Comunque forse è meglio se mi vado a fare una passeggiata, per schiarirmi le idee.
So che se torno a casa, poi dovrò trovare una spiegazione per tutte le persone che chiederanno perché non sono rimasta.
So che mia madre e mio padre hanno ragione quando dicono che questa è un po' una sconfitta, ma non mi sento in grado di affrontare tutto questo adesso. So che sto rinunciando ad imparare perfettamente l'inglese, ma vedrò di rimediare andando da qualche altra parte.
Non mi sento in grado adesso di affrontare una cosa del genere, perché so che probabilmente Criminal Justice non è il mio futuro.
Ciò che sento adesso e che voglio andare a casa dalla mia Felix e non mi importa se altri italiani stanno all'estero senza problemi, forse perché loro hanno già un appoggio (con qualche altro italiano nella loro stessa università) o magari perché amano il corso che stanno seguendo, ma questo non è il mio caso.

Spero veramente di riuscire a convincere i miei a venirmi a prendere. E so che non sarò nemmeno facile se ritorno, perché non mi piace stare a Santeramo, però ho bisogno di schiarirmi le idee.

AleM
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giovedì 12 settembre 2013

Random Summer Tales 12.

Caro blog,

ora mi trovo in Scozia e da quando i miei se ne sono andati, non ho voglia di fare più nulla. Ci ho pensato e non voglio fare quel corso sul serio. Non lo so, forse per imparare la lingua dovrei prima prendere la patente in Italia e poi andare negli Stati Uniti o in Canada a fare la ragazza alla pari.
Forse ho sbagliato nella scelta, ma alla fine mi ero convinta, poi venendo qui ho cambiato idea.
Ho comprato un biglietto per andare a vedere i The View a Paisley vicino Glasgow, ma ora l'unica cosa che voglio fare è andare a casa. Voglio seriamente farmi venire a prendere dai miei.
Il posto è bello, ma a me sembra che qui l'unica cosa che fanno tutti quelli della mia età (e dico tutti) è bere e io non voglio farlo, a parte se non solo un bicchiere. Non mi sento a mio agio qui. Devo fare qualcos'altro. Spero che mia madre e mio padre capiranno e mi verranno a prendere. Anche se l'altro giorno ho avuto una crisi del genere e mio padre è stato in grado di tranquillizzarmi il fatto è che se qui non faccio il così detto enrolment non dovrò (penso) nemmeno pagare le tasse, e loro penso che risparmierebbero anche sui soldi dell'appartamento.

Si, forse lo sto dicendo solo perché sono sola, potrei anche incontrare qualcuno che mi piace, ma in questo momento io mi sento così qui. Non voglio rimanere qui per tanto tempo. E so che se torno a casa, non sopporterò stare in quel paese, ma è ciò che sento. Qui non mi trovo. E non voglio pensare a quante persone diranno "che pappamolle", ma io voglio viaggiare solo che non voglio stare qui. Non so ancora cosa voglio fare nella mia vita.

Comunque blog, grazie per aver sopportato il mio sfogo. Forse rileggendo questo post non capirò neanche io cosa ho scritto.

Bye!
AleM
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